giovedì 26 gennaio 2012

Twimbow, da Cagliari alla Silicon Valley

Il nome di Twimbow derivada una combinazione di due parole, Twitter e rainbow (arcobaleno). Il senso della scelta si capisce facilmente una volta che si entra nell'home-page del sito e si scopre la sua funzione, che è quella di interfaccia che serve per organizzare i contenuti del social network usando, appunto, i colori. Gli utenti possono utilizzare le varietà cromatiche per evidenziare tweet, contatti e argomenti, in modo da trovare quello che interessa veramente nel mezzo dei rumori di fondo dei “cinguettii” che si sentono su Twitter. Detto in altre parole, è un metodo per semplificarsi, e molto, la vita all’interno del social network - uno strumento sempre più familiare anche in Italia, che consente agli utenti di scambiare messaggi, cercare notizie e fare informazione.

L’ingegnere elettronico cagliaritano Luca Filigheddu già nel 2007 aveva intuito le potenzialità del nuovo social medium e all’interno della sua azienda di telecomunicazioni, la sarda Abbeynet, iniziò a promuovere piccoli esperimenti con Twitter. «Ho iniziato a frequentare gli ambienti della Silicon Valley per capire come si muovevano le cose e fare un po' di networking», racconta Filigheddu. «All'interno della nostra azienda abbiamo sempre dato spazio a progetti sperimentali e abbiamo dedicato due persone allo sviluppo di applicazioni in ambito Twitter». I primi servizi sviluppati hanno ricevuto buona visibilità pressi gli addetti ai lavori ma poco successo di pubblico.

Poi, nel 2010, è arrivato Twimbow.com. Che serve, come si diceva, per tenere sotto controllo in modo semplice contatti e argomenti a cui si è interessati,maanche per ascoltare musica e iscriversi agli aggiornamenti di siti e blog, ricevendone i contenuti direttamente nell’home-page. «Sono unutente molto attivo di Twitter e quindi mi sono sempre mosso da un servizio all'altro, ad esempio servizi di interfaccia che consentono di usare al meglio il social network. Di ciascuno conoscevo pregi e difetti », racconta.«A quel punto abbiamo deciso di provare a farne uno completamente diverso per colmare alcuni vuoti che abbiamo individuato». La versione alpha del sito è stata presentata nel 2010 alla Launch conference di San Francisco, ma il lancio al pubblico è arrivato nel luglio del 2011, e da allora è riuscito a conquistarsi 25000 utenti attivi che usano Twimbow come browser per Twitter.

La novità è che nel giro di due settimane il servizio sarà integrato anche su Facebook, e quindi garantirà la possibilità di gestire direttamente daTwimbowgli aggiornamenti nel proprio account. Il progetto, nato all’interno di Abbeynet, è diventato qualche mese fa un’azienda a se stante con sede a San Francisco. Negli uffici statunitensi c’è la gestione del marketing ma il cuore tecnologico rimane a Cagliari. «Abbiamo deciso di aprireunufficio negli States perché, nell’ottica di trovare dei finanziatori, è meglio lavorare lì», spiega Filigheddu. «In Italia sono pochi coloro che colgono il valore di questi servizi. Chi investe vuole risultati subito, ma servizi di questo tipo hanno bisogno di tempo per raggiungere una massa critica di utenti e quindi trovare il modo per monetizzarli». (a.tramonte@sardegna24.net)

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