Star Slinger è un personaggio decisamente trasversale della scena elettronica inglese contemporanea. Immaginate un ragazzo di 24 anni con una cultura musicale notevole e variegata, un virtuoso del sampling e del beat cresciuto a colpi di De La Soul, Dilla e Parliament che attinge pesantemente da hip hop old school, funky soul e reggae, che si muove all’interno del clima post-dubstep inglese ma con una levità ed una ironia sconosciuta ai suoi contemporanei, che lavora su un immaginario ed una pasta sonora decisamente rètro che lo avvicinano (senza però farlo identificare completamente) alle cose migliori uscite in questi anni di quella che è stata chiamata “chillwave”. Uno chiamato a remixare Nicki Minaj ma anche Deerhunter, The Go! Team, Broken Social Scene, How To Dress Well. Uno che è uscito per la Mexican Summer ed è in catalogo con Washed Out ma anche con i Best Coats. Insomma: un producer abbastanza ecumenico.
Di Star Slinger - vero nome Darrenn Williams, di Manchester - si sta iniziando a parlare molto in questi mesi. L’anno scorso è uscito il suo primo disco, Volume 1, che si può ascoltare e scaricare sul BandCamp dell’artista. Di alcuni remix si è detto (ma ascoltate anche quello dei Gold Panda). Quest’anno è uscito lo split Teams vs Star Slinger su ’12 per la Mexican Summer, e sotto c’è il video tratto da uno dei pezzi più riusciti di questa collaborazione, Close to me (video abbastanza beffardo, guardatelo). Qui – per approfondire - trovate una sua intervista e un mix con cose sue e cose non sue.
Ah, e il 31 luglio suonerà all’Here I Stay Festival nella sua prima – e finora unica – data italiana.
Ah, e il 31 luglio suonerà all’Here I Stay Festival nella sua prima – e finora unica – data italiana.
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