sabato 25 giugno 2011

Il Guardian annuncia: "digital first"

La notizia secca, di qualche giorno fa: il Guardian ha annunciato una ristrutturazione editoriale profonda ispirata al motto de “il digitale prima”. Energie e risorse maggiori verranno destinate al sito che sarà il medium principale del gruppo, aggiornato 24 ore su 24 e sempre più ricco e completo – pur essendo già da tempo uno dei siti più aggiornati e ricchi tra quelli legati ai quotidiani storici. L’obbiettivo è quello di raddoppiare la raccolta pubblicitaria entro il 2016. Il giornale cartaceo subirà un ridimensionamento: meno pagine, ma contenuti più preziosi. Se la filiera produttiva di un giornale è costosa, allora è giusto riservare al cartaceo articoli di un certo tipo: inchieste, approfondimenti, reportage e analisi di alto livello, in esclusiva per la carta, per incentivare quella fetta di lettori che normalmente si informano sul web ma che chiedono al cartaceo qualcosa di più, ovvero informazione d’eccellenza. Le abitudini dei lettori ormai sono cambiate. Ci si informa sul web, durante tutta la giornata, quando si è al lavoro o nei momenti di pausa o quando si bazzicano i media sociali. Però c’è ancora una fascia ampia di lettori che non vuole rinunciare al piacere della lettura del giornale, a cui dedicare mediamente più tempo. Ecco perché la scelta del Guardian di ribaltare l’impostazione del gruppo è molto intelligente. Se il futuro sarà sempre più sul web, allora è giusto investire risorse maggiori sul web, in modo da conquistare e consolidare l’attenzione dei lettori e sviluppare un modello di business in grado di produrre utili anche in rete. Ma il futuro può essere (ancora) anche la carta: però reinventata, riposizionata verso un pubblico più di nicchia ma attento, fedele e soprattutto esigente.

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