sabato 21 gennaio 2012

Architettura eco-sostenibile: la 'casa panoramica' di Giaime Cabras e Marinella Cogodda









La “casa panoramica” è un progetto di abitazione che è stato pensato come una sorta di macchina fotografica in grado di inquadrare degli scorci del paesaggio sardo - panorami costieri come quelli che si trovano a Buggerru o montani tipo quello della zona del Lago Taloro nel territorio di Gavoi. Una casetta di 45 metri quadri ideata per essere costruita con il sistema X Lam, ovvero attraverso pannelli di legno a strati incrociati, metodo che garantisce che la costruzione sia pienamente ecologica perché il montaggio avviene a secco, con l’utilizzo di pochi attrezzi per montare pareti, solai, porte finestre, e in fase di cantiere non si usa cemento. E quindi - ulteriore dettaglio - è una eco-house, un’abitazione ecocompatibile, sostenibile, che sarebbe del tutto integrata nel paesaggio in cui è stata immaginata, rispettosa dell’ambiente.
La casa è stata progettata da due giovani architetti sardi, Marinella Cogodda e Giaime Cabras, per Eco Luoghi 2011, un concorso promosso a livello nazionale dall’associazione Mecenate 90 in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, che ogni anno premia i dieci migliori progetti di case, appunto, ecocompatibili. I due ragazzi hanno partecipato e vinto: la loro idea ha trionfato nella sezione junior del concorso, quella dedicata agli architetti al di sotto dei 35 anni. Il premio in denaro era di 5000 euro, ma in questo caso la vera soddisfazione per i due architetti è che il prototipo verrà esposto a Roma per due mesi, a giugno e luglio, negli spazi esterni del MAXXI, il prestigioso museo nazionale delle arti del XXI secolo. E il progetto ha ricevuto anche il bollino del Ministero dell’Ambiente per la certificazione di casa sostenibile.
«La casa è stata pensata per due persone ed è composta da tre blocchi riconoscibili: servizi, living e notte», racconta Marinella. «45 metri quadri sono pochi e quindi abbiamo cercato di dare spazialità all'abitazione, con un soggiorno a doppia altezza, con una scala che porta a una camera da letto, sospesa e rivolta ad est per veder sorgere il sole. Abbiamo sistemato a est e a sud gli ambienti in cui si soggiorna di più, per avere un legame costante con il paesaggio e l'ambiente».
Il progetto è stato immaginato in contesti diversi che richiamano i paesaggi sardi più tipici, le coste, la montagna e la città. «Non avevamo limiti e quindi ci siamo chiesti: cosa farebbe la nostra casa in un determinato ambiente sardo?», continua l’architetto. «E quindi ci è piaciuta l’idea di collocarla in luoghi diversi e di immaginarla come una macchina fotografica in grado di inquadrare e catturare vari paesaggi». E in tutti i casi, nonostante le fasce climatiche diverse, la casa panoramica riesce a mantenere basso il consumo energetico. L’abitazione verrà assemblata da una ditta ogliastrina, la Casa opera, e poi smontata e rimontata a Roma in occasione della mostra. Il progetto verrà presentato anche a Cagliari, l’11 febbraio da Linea Notturna, all’interno del Pecha Kucha, una finestra dedicata alla creatività e all’innovazione.
I due architetti sono giovanissimi. Giaime, cagliaritano, ha 29 anni, Marinella, di Arzana, 32. Entrambi hanno studiato architettura fuori dall’Isola e dopo alcune esperienze in Italia hanno deciso di tornare in Sardegna approfittando del percorso di rientro del Master & Back. Si occupano entrambi di architettura sostenibile e di recente hanno partecipato a un altro concorso di idee, indetto dalla Regione Puglia, chiamato “ecco una panchina!”. Il loro progetto - che si è classificato terzo - era quello di una panchina, appunto, adattabile, ricomponibile ed ecologica, realizzata con materiali di riciclo e composta da blocchi colorati che possono essere combinati a seconda del luogo in cui viene sistemata. L’oggetto (ribattezzato EcCO-PlAy) si è aggiudicato anche una menzione speciale alla Fiera della produttività sostenibile di Villagrande. (21 gennaio 2012, Sardegna24)

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