sabato 10 settembre 2011

Dalla carta allo schermo

La diffusione di tablet e e-reader - iPad, Kindle et similia – sembrava dovesse rappresentare una specie di tsunami digitale, con le profezie sulla morte del libro di carta e un futuro fatto di diffusione in rete dei contenuti librai. In realtà non è (ancora) così. Se negli Stati Uniti Amazon.com, la più grande libreria online al mondo, ha annunciato di recente che la vendita degli eBook ha superato quella dei rispettivi cartacei, in Italia il mercato è ancora in una fase embrionale, con vendite limitate che incidono ancora molto poco sui fatturati degli editori. Ma la fetta di mercato è destinata a crescere. Ecco perché il dibattito è ancora aperto e le strategie messe in atto dagli editori risentono della necessità di provare, sperimentare, testare e – soprattutto – innovare. Anche in Sardegna.

La casa editrice che fin da subito ha sviluppato in modo convinto il suo settore digitale è Il Maestrale. «Siamo presenti in tutte le librerie online più importanti- spiega Peppe Podda timoniere della casa nuorese -Su Ibs, Feltrinelli e Bookrepublic applichiamo le stesse strategie del cartaceo. Cerchiamo di puntare sulla visibilità e sul passaparola cercando di spingere più possibile i nostri titoli. La crescita del mercato è costante». Cuec ha deciso di puntare sul digitale attraverso due modalità. La prima, più tradizionale, è quella di convertire in formato eBook alcuni testi usciti in cartaceo e renderli disponibili negli store online. «Però questo tipo di politica non ci sembrava sufficiente- spiega il presidente Mario Argiolas -Se ci limitassimo a questo faremmo giusto qualche vendita in più, peraltro ancora limitata». Ecco perché qualche mese fa la casa editrice ha aperto una nuova collana, Futurebook, dedicata alla pubblicazione di testi esclusivamente in digitale. Si tratta di una strategia di attenzione al web più mirata e capace di leggere meglio i segni del presente. Il primo titolo è stato una sorta di istant eBook, “Rubysconi”, scritto dal giornalista Rodolfo Ruocco e uscito nel periodo in cui il presidente del consiglio era oggetto di polemiche per i suoi rapporti con la minorenne Ruby e sotto inchiesta per il reato di prostituzione minorile. Gli istant book sono libri scritti e pubblicati in tempo di record su un tema di attualità, ed è evidente che una tipologia simile di libro può funzionare meglio in rete, grazie alla velocità della pubblicazione e alla possibilità di aggiornare il testo in tempo reale.

“Rubysconi” è uscito in una prima versione in vendita a 3,99 euro ma nel corso dei mesi sono usciti degli aggiornamenti che venivano dati gratuitamente a chi aveva già acquistato il testo nella sua prima formulazione. Il libro è protetto dal social Drm, ovvero un sistema antipirateria leggero che consente di identificare l’acquirente. Il tema della protezione dei testi ha portato invece Arkadia ad affrontare il mercato digitale in modo più prudente. «Il giorno stesso in cui abbiamo messo online alcuni nostri eBook ci siamo trovati i libri scaricabili gratuitamente da un server in Taiwan», racconta Riccardo Mostallino, uno dei soci. «Stiamo cercando di capire come muoverci per non rischiare di dover chiudere bottega. Per ora preferiamo commercializzare i nostri libri più vecchi o mettere a disposizione quelli nuovi, ma non da subito». Il pericolo avvertito da Arkadia, insomma, «è che ci sia una diffusione spietata e incontrollata degli eBook senza che questo porti benefici alle case editrici».

La Ilisso invece farà girare su web e smartphone alcuni titoli della sua Bibliotheca sarda. Per la fine dell’anno sono previsti: “Viaggio in Sardegna” di Valery, ”Immagini di viaggio dalla Sardegna” di M. Wagner e i tre volumi ”Itinerario dell’Isola di Sardegna” di A. Della Marmora. E ancora i romanzi della Deledda, Atzeni, Dessì. Aìsara, infine, preferisce continuare a puntare sul libro di carta e utilizzare la versione digitale come strumento di passaparola e di diffusione virale dei testi. “Quello degli eBook non è il nostro core business, li vediamo come uno strumento per raggiungere un pubblico diverso. Addirittura i nostri libri non hanno un sistema di protezione antipirateria. La nostra scommessa è che qualcuno legga il libro, gli piaccia e poi decida di consigliarlo o regalarne una copia cartacea. I lettori forti sono i nostri migliori alleati”. (uscito su Sardegna 24, sull'editoria sarda anche questo articolo)

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